Makalu ha scritto:Buongiorno. Mi sono appena iscritto, per cui ciao a tutti. Fa piacere vedere persone che si interessano ancora di motocarri. Io li colleziono,assieme a mio fratello. Attualmente ne abbiamo una sessantina, qualcuno restaurato, qualcuno conservato, e la maggioranza - ahimè - da restaurare. Purtroppo... il tempo é quello che é, ma arriverà anche la pensione, a allora...
Vi invio tutto quello che so dei motocarri Aermacchi:
Conosciuta in Italia per la produzione di aeroplani, l’Aeronautica Macchi, con sede a Schiranna (Varese), inizia la produzione di veicoli terrestri nel 1945, con il motocarro a tre ruote Macchi MB1 (o Macchitre), disegnato dall’ingegnere aeronautico Bazzocchi, e per la cui produzione, in principio vennero utilizzati materiali residuali dei mitici aerei da caccia della Macchi. Non bello a vedersi con la sua enorme visiera metallica a protezione del davanti, ma robusto, resistente, versatile, e soprattutto di buon prezzo e facile manutenzione, il mezzo – per la legislazione dell’epoca, poiché supera determinate misure di ingombro e portata, è ufficialmente considerato un autocarro a tre ruote - incontra subito il favore dei trasportatori, per le sue innovative ed originali caratteristiche. Dotato di motore bicilindrico 4 tempi di 750 cc, e di una confortevole cabina chiusa, si guida tramite un volante, e non con il tradizionale manubrio. La sospensione anteriore inoltre, è copiata da quelle dei carrelli degli aerei, ed assicura un confort fino ad allora impensabile su mezzi del genere. Prodotto in numerosi allestimenti(trasporto edile con cassone ribaltabile, motoscala con una scala di 12 metri su castello girevole, motobotte con un serbatoio di 1.500 litri, trasporto immondizie…), con 25 cv di potenza e ben 15 quintali di portata, che diventavano 25 agganciando un apposito rimorchio, il Macchitre rimase in produzione fino al 1955, anno in cui venne dotato di motore Diesel di 1000 cc, e rimase poi praticamente immutato fino al 1971, quando il progetto venne ceduto alla Bremach (vedi).
La produzione di motocarri della casa varesina, si arricchisce nel 1954 con la costruzione del motofurgoncino Cavaliere, dotato di motore monocilindrico a 2 tempi di 125 cc, aumentati a 150 cc. nel 1955. La portata é di 350 Kg.
Sempre nel 1955, come già accennato, il Macchitre diventa MB11, dotato di motore bicilindrico boxer, a ciclo Diesel di 973,2 cc e 18 cv di potenza. L’esemplare nelle foto, funzionante ed attualmente in fase di restauro, é stato immatricolato nel 1958 come autocarro a tre ruote. Nel 1960, è stato ricollaudato, con riduzione della portata a Q.li 14,60 per rientrare nella categoria motoveicoli.
A completare la produzione di veicoli da trasporto, figura a catalogo nel 1964 il furgone B500 (Aermacchino). Dotato di motore bicilindrico di 499,5 cc di costruzione Fiat, e prodotto dalla ditta Negri di Besozzo, ha una potenza di 18,7 cv ed una portata di 720 Kg. La rivista Motociclismo, lo inserisce a listino fino al novembre 1965.