Altro motocarro Aermacchi Macchi Tre in vendita

Lambro, Motoguzzi, Gerosa, Bremach, Aermacchi, Empolini e chi più ne ha più ne metta.
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motocarlo
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Altro motocarro Aermacchi Macchi Tre in vendita

Messaggio da motocarlo »

Ciao,

ma dove li tenevano tutti ben nascosti? Li possino! OI-

Tre anni fa ne cercavo uno, ma adesso non ho piu' posto

Dice Aermacchi-Harley Davidon,

ma non è vero, è solo Aermacchi.

La società con Harley Davidson, la Aermacchi l'ha stipulata solo nel 1960, questo è piu' vecchio.

http://www.subito.it/veicoli-commercial ... 452902.htm
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Luca88SD
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Re: Altro motocarro Aermacchi Macchi Tre in vendita

Messaggio da Luca88SD »

Davvero bellissimo!!!!! ma quanto ha di postata?? sembra molto robusto!
motocarlo
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Re: Altro motocarro Aermacchi Macchi Tre in vendita

Messaggio da motocarlo »

Ciao,

aveva una portata utile di 1,5 tonnellate.

Per guidarlo, però' , non bastava la patente A da motoveicolo,

come per esempio con altri grossi motocarri , tipo Moto Guzzi Ercole 500 cc , Gilera Mercurio 500-600 cc,
ci voleva la patente B da autoveicolo.

Era un po' un punto a sfavore del motocarro Aermacchi MacchiTre , perchè come portata utile, il Moto Guzzi Ercole e il Gilera Mercurio, avevano portate similari.
ma si guidavano appunto con la sola patente A.

Era svantaggiato dal peso a vuoto, che faceva superare il peso massimo ammissibile per rientrare nella categoria "motoveicoli".

Infatti sui libretti di circolazione, è indicato come autocarro a tre ruote.
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Luca88SD
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Re: Altro motocarro Aermacchi Macchi Tre in vendita

Messaggio da Luca88SD »

Capisco, quindi anche come costo assicurativo e di bollo era sempre svantaggiato, ed ovviamente se ne trovano meno per questo in circolazione.

Erano provvisti di ribaltabile idraulico?
motocarlo
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Re: Altro motocarro Aermacchi Macchi Tre in vendita

Messaggio da motocarlo »

Praticamente tutti quelli che sono giunti sino a noi , avevano il cassone ribaltabile,

anzi grazie a questo sono riusciti ad arrivare ai posteri, spesso sfruttati sino all'ultimo respiro del motore diesel.

Quando poi il motore era alla frutta, visto l'elevato costo di revisione di un motore a ciclo diesel, non li riparavano, per cui rimanevano nel limbo dei demolitori, oppure in qualche ricovero aspettando che qualcuno si ricordasse di loro.

C'è da dire che una volta, l'assicurazione non era obbligatoria, e comunque i costi erano bassi.

Poi anche i bolli di circolazione erano molto contenuti, e non erano improntati come tasse di proprietà.

Altri tempi,
migliori per certi versi, peggiori per altri, sotto tutti i punti di vista. ;)
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rommel
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Re: Altro motocarro Aermacchi Macchi Tre in vendita

Messaggio da rommel »

Luca88SD ha scritto:Davvero bellissimo!!!!! ma quanto ha di postata?? sembra molto robusto!
La portata era classificata in Ql, 15 sulla motrice e 10 sul rimorchio a un asse che poteva trainare, per questo non era definito motocarro ma autocarro. Lo so per certo perché mio padre ne ha avuti due a benzina, nel topic dedicato al Machi ho postato le foto, c' ho mosso i primi metri alla guida.
Mi correggo, le foto postate sono state tolte, le avevo postate tramite Image Shack.
DSCF0598.JPG
macchietrefc2.jpg
aermacchi-chasis1.jpg
Sono riuscito a ripostarle, nel manifesto pubblicitario si nota bene il rimorchio. Notate bene il telaio e l' avantreno che è stato ripreso dal carrello anteriore dell' aereo Macchi. Non poteva essere all' epoca classificato motocarro anche perché non derivava da una moto adattata a carro, vedi Moto Guzzi Ercole derivato dalla Guzzi 500, ed aveva il volante anziché il manubrio, quindi era un autocarro a 3 ruote, con cambio a 4 M + R normali e 4M + R ridotte.
Allegati
DSCF0601.JPG
motocarlo
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Re: Altro motocarro Aermacchi Macchi Tre in vendita

Messaggio da motocarlo »

Ciao,

il fatto che per circolare,

i motocarri Macchi Tre ( ma anche i piu' recenti eredi Bremach e AerDiesel),

fossero inquadrati nella categoria "autoveicoli" e non in quella di "motoveicoli",

e pertanto necessitassero per essere guidati della patente B e non A,

come ho detto piu' volte, è dovuta al fatto che superavano il peso massimo complessivo a pieno carico ammissibile.

In fatti il limite di peso della categoria "motoveicoli", era fissata a 25 quintali ovvero 2,5 tonnellate, limite superato dal MacchiTre.


La cosa curiosa, "proprio all'itaGliana, :D

era anche che nel codice della strada non era nemmeno contemplato che gli autoveicoli avessero solo tre ruote,
infatti era scritto ": Autoveicoli, consistenti in veicoli a motore con almeno quattro ruote, ecc. ecc.".

Se si guarda sui libretti di circlazione di questi mezzi, si trovano le indicazioni "Autocarro a tre ruote" oppure anche "triciclo" :) , come spesso capita sui libretti dei Bremach.

Il fatto è che i Macchitre , era stato concepito sul finire della seconda guerra mondiale, quando le norme per la circolazione stradale, erano abbastanza lacunose ed in continuo cambiamento,

tanto che nel cosrso degli anni seguenti si sono accavallate, norme e continue nuove disposizioni inerenti alla circolazione stradale,

che poi portarono solo nel giugno del 1959, alla stesura del "Nuovo Codice della Strada" che raccoglieva tutte le varie normative e disposizioni .

Vi fu però un modello costruito a metà anni '50 , appunto con portata ridotta, per ovviare a questo problema di dover essere guidato con la patente da autoveicolo.

Tanto per fare un'idea delle normative per la circolazione stradale, che vigevano negli anni '50,

basta ricordarne solo alcune :

- Fino al 1959, i motorini 50 cc, erano inquadrati come "velocipedi con motore ausiliario", non come "ciclomotori", non avevano nessun limite di potenza o velocità, avevano l'obbligo di avere i pedali ciclistici, ed il libretto di circolazione era riferito al solo motore:

- oppure, fino al 1959, per guidare una moto/motocarri fino a 125 cc, non vi era bisogno di nessuna patente e andando un po' indietro ancora, fino al 1950 sempre fino a 125 , oltre a non avere bisogno di patente, non vi era bisogno nemmeno della targa.
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rommel
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Re: Altro motocarro Aermacchi Macchi Tre in vendita

Messaggio da rommel »

Qualche cosa deve essere per forza cambiata nel regolamentare il codice della strada, il Macchi 3 che ho postato aveva la targa nera grande di lamiera, con la ripetizione anteriore più piccola e rettangolare come tutti gli autoveicoli poi, non ricordo bene l' anno ma sicuramente 61/62, in occasione della revisione annuale, mio padre dovette reimmatricolarlo e gli dettero la targa piccola, bianca con numeri e lettere azzurre, come l' Ape 150 che aveva comprato nel '60, in seguito vendette questo Macchi 3 e ne comprò un' altro più recente e sempre a benzina, già con targa piccola. I due Macchi erano praticamente identici come estetica tranne che per piccoli particolari: nel Macchi più vecchio i finestrini delle portiere erano divisi e la metà anteriore si apriva scorrendo sulla metà posteriore, nel Macchi più recente erano a scomparsa totale calando nel pannello della portiera; le prese d' aria apribili, poste sui fianchetti prima dei fari erano grandi il doppio nel 2° Macchi; meccanicamente aveva la cilindrata maggiorata rispetto al primo. Poi nel '65 abbandonò definitivamente i Macchi per passare al Fiat 615N diesel con un notevole risparmio economico. I Macchi a benzina avevano una grandissima forza, molta più del fratello a gasolio, ma bevevano all' impazzata. Il rapporto dei costi era +/- così: il Macchi consumava GIORNALMENTE, per il solito giro di consegne, circa 1.500 lire di benzina per un totale circa di 12 Litri a £ 125 cadauno; Il Fiat 615 consumava SETTIMANALMENTE, sempre per lo stesso giro, circa 2.500 lire di gasolio per un totale di 33 litri a £ 70 cadauno. Lira più lira meno grossomodo la differenza era quella già, per chi non era nato, a quei tempi il gasolio costava molto meno della benzina anzi, in alcuni anni precedenti la crisi petrolifera del '73 detta "Austerity", il costo del gasolio era arrivato a metà del prezzo della Super, esistevano due tipi di benzina: la normale 84/86 ottani e la super 98/100 ottani con relativa differenza di prezzo di decine di £ +/-.
Fu dopo il '73 che ci fu l' impennata della produzione di auto e furgoni diesel, la convenienza era molta ma la pacchia è durata poco, il governo si accorse di questo boom e corse ai ripari mettendo il famoso "superbollo" sulle auto diesel, rendendole poco convenienti per chi usava poco l' auto, poi gradatamente ha portato il costo del gasolio quasi al pari della benzina sopprimendo il "superbollo" sulle auto, ma facendo lievitare moltissimo i costi dei trasporti con relativo aumento dei beni di consumo e a tutt' oggi ne paghiamo ancora le conseguenze.
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Re: Altro motocarro Aermacchi Macchi Tre in vendita

Messaggio da motocarlo »

rommel ha scritto:Qualche cosa deve essere per forza cambiata nel regolamentare il codice della strada, il Macchi 3 che ho postato aveva la targa nera grande di lamiera, con la ripetizione anteriore più piccola e rettangolare come tutti gli autoveicoli poi, non ricordo bene l' anno ma sicuramente 61/62, in occasione della revisione annuale, mio padre dovette reimmatricolarlo e gli dettero la targa piccola, bianca con numeri e lettere azzurre, come l' Ape 150 che aveva comprato nel '60, in seguito vendette questo Macchi 3 e ne comprò un' altro più recente e sempre a benzina, già con targa piccola. I due Macchi erano praticamente identici come estetica tranne che per piccoli particolari: nel Macchi più vecchio i finestrini delle portiere erano divisi e la metà anteriore si apriva scorrendo sulla metà posteriore, nel Macchi più recente erano a scomparsa totale calando nel pannello della portiera; le prese d' aria apribili, poste sui fianchetti prima dei fari erano grandi il doppio nel 2° Macchi; meccanicamente aveva la cilindrata maggiorata rispetto al primo. Poi nel '65 abbandonò definitivamente i Macchi per passare al Fiat 615N diesel con un notevole risparmio economico. I Macchi a benzina avevano una grandissima forza, molta più del fratello a gasolio, ma bevevano all' impazzata. Il rapporto dei costi era +/- così: il Macchi consumava GIORNALMENTE, per il solito giro di consegne, circa 1.500 lire di benzina per un totale circa di 12 Litri a £ 125 cadauno; Il Fiat 615 consumava SETTIMANALMENTE, sempre per lo stesso giro, circa 2.500 lire di gasolio per un totale di 33 litri a £ 70 cadauno. Lira più lira meno grossomodo la differenza era quella già, per chi non era nato, a quei tempi il gasolio costava molto meno della benzina anzi, in alcuni anni precedenti la crisi petrolifera del '73 detta "Austerity", il costo del gasolio era arrivato a metà del prezzo della Super, esistevano due tipi di benzina: la normale 84/86 ottani e la super 98/100 ottani con relativa differenza di prezzo di decine di £ +/-.
Fu dopo il '73 che ci fu l' impennata della produzione di auto e furgoni diesel, la convenienza era molta ma la pacchia è durata poco, il governo si accorse di questo boom e corse ai ripari mettendo il famoso "superbollo" sulle auto diesel, rendendole poco convenienti per chi usava poco l' auto, poi gradatamente ha portato il costo del gasolio quasi al pari della benzina sopprimendo il "superbollo" sulle auto, ma facendo lievitare moltissimo i costi dei trasporti con relativo aumento dei beni di consumo e a tutt' oggi ne paghiamo ancora le conseguenze.
Il Fiat 615 è un mito. Pensa che mio zio, negli anni '50,

ne aveva uno dei pochissimi prodotti a benzina , a cui fece mettere un impianto a metano.
Adesso i 615 a benzina sono introvabili.

Tornando al discorso Macchi Tre, mi piacerebbe vedere delle foto d'epoca, quando avevano ancora la targa da autoveicolo, con anche il targhino anteriore.

Ho setacciato tutto il web, ma non c'è nessuna foto d'epoca con un targhino anteriore.
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rommel
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Re: Altro motocarro Aermacchi Macchi Tre in vendita

Messaggio da rommel »

Prova a ingrandire la foto che ho postato, si vede la targhetta anteriore nera, è in alto sulla calandra.
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